CHI SIAMO

Baila Dance School è il punto di riferimento per chi ama la danza e il movimento in tutte le sue forme.
A Spoleto, in Via dei Metalmeccanici 23, dal 2014 si pone l’obiettivo di diffondere la cultura del ballo e promuovere il benessere psicofisico; la nostra scuola è cresciuta negli anni diventando una vera e propria comunità di ballerini, appassionati e professionisti.
Ezio e Vesela
Ci chiamiamo Ezio Mattioli e Vesela Nedialkova, siamo compagni di ballo e di vita, da anni abbiamo unito le nostre esperienze e carriere per fondare questa realtà.
Siamo entrambi Maestri qualificati e, certi che il ballo sia per tutti, facciamo lezioni sia per bambini che per giovani, adulti e senior. La nostra missione è offrire un ambiente accogliente, stimolante e professionale dove ogni allievo possa esprimere sé stesso, migliorare le proprie abilità e divertirsi.

Ezio Mattioli – La mia storia a passi di danza
Mi chiamo Ezio Mattioli e sono nato il 25 maggio 1988 con la danza nel sangue, spinto da una passione che non ha mai smesso di crescere.
Il sogno chiamato “Baila”, uno dei traguardi più belli del mio percorso, ha preso vita il 14 settembre 2014. Ma la mia storia inizia molto prima, ed è fatta di impegno, passione e tantissime emozioni.
Tutto comincia nel 1995, a soli 7 anni, quando muovo i miei primi passi di danza in una piccola scuola della mia città natale, Spoleto, dove vivo ancora oggi.
Nel gennaio 1999 incontro Azzurra, la mia prima partner: con lei inizio ad allenarmi seriamente per affrontare le competizioni di ballo nella categoria liscio tradizionale. A maggio arriva subito la prima gara… e con essa anche la prima vittoria.
Come si dice? “L’appetito vien mangiando”. Così decido di ampliare i miei orizzonti e mi dedico anche alle danze standard, pur avendo già iniziato con i balli latino-americani.
Seguono anni intensi, durante i quali conquisto diversi titoli di campione regionale.
All’età di 12 anni, all’alba del nuovo millennio, partecipo al mio primo Campionato Italiano nella classe B. I risultati non tardano ad arrivare e, nel 2002, passo alla classe A.
Nel 2004 arriva una svolta importante: inizio a studiare con il mio primo grande Maestro, Pietro Braga, che ancora oggi è al mio fianco. A lui devo moltissimo.
Sotto la sua guida, gareggio per tre anni in classe A, raggiungendo sempre i vertici delle classifiche.
Nel 2005 partecipo alla mia prima competizione internazionale in Portogallo, conquistando un ottimo 3° posto. Da lì in avanti, porto la mia danza in giro per il mondo: Malta, Spagna, Francia, Megeve, Bulgaria, Romania, Sudafrica, Finlandia, Danimarca… e molti altri Paesi.
Nel 2007, a 19 anni, salgo di categoria approdando in A1, e appena un anno dopo entro nella Top Class AS, il massimo livello raggiungibile nel circuito amatoriale.
Nel gennaio 2011 termina la mia avventura competitiva con Azzurra, ma non la mia voglia di danzare. A dicembre 2012 partecipo al mio primo Campionato del Mondo, rappresentando il Sudafrica grazie alla ballerina con cui mi esibisco in quell’occasione.
Dopo varie collaborazioni con partner di diverse nazionalità, nel maggio 2015 incontro Vesela Nedyalkova, mia attuale compagna di vita e di ballo. Insieme abbiamo avviato e insegniamo nei corsi di Baila, la nostra scuola.
Oggi gareggiamo esclusivamente nelle competizioni PD (Professional Division), riservate a coppie di ballerini professionisti e Maestri qualificati. Negli ultimi tre anni abbiamo partecipato a 3 Campionati del Mondo e a una Coppa del Mondo.
Cosa posso dirvi, in conclusione?
Il ballo è passione, certo. Ma è anche e soprattutto disciplina, sport e dedizione. Richiede sacrificio, umiltà, la capacità di imparare dalle sconfitte e di vivere le vittorie non come un traguardo, ma come una conferma del percorso fatto.
Non ho la pretesa di diventare “qualcuno”, se non un uomo che ha realizzato il proprio sogno e che ogni giorno cerca di trasmetterlo ai suoi allievi.
Ringrazio chi ha reso possibile tutto questo: i miei Maestri, le mie ballerine, la mia famiglia, gli amici veri… ogni paio di scarpe consumato, ogni goccia di sudore versata. E sì, anche voi che state leggendo queste righe.
Spero di continuare a scrivere questa storia con nuovi successi – miei e vostri.
Vi aspetto a scuola!
Ezio Mattioli